Cambiare abitudini
Nel corso della vita, è capitato a tutti di voler cambiare un’abitudine, anche se, non sempre ci siamo riusciti. Questo perché, spesso, vorremmo arrivare al risultato finale in pochi giorni e non mettiamo l’attenzione su tutti gli aspetti nascosti che ci portano a fare quella determinata azione.
L' abitudine, soprattutto quando risulta profonda e riproposta molte volte, deve essere declinata per poter essere cambiata. E' necessario lavorare prima su un aspetto, poi su un altro e così via. Solo così è possibile modificare definitivamente il processo che porta all' attivazione di quella consuetudine così difficile da eliminare.
“Il
miglioramento è un processo infinito attraverso piccole modifiche".
Per cambiare abitudini possiamo adottare la legge dell’1%, cioè intraprendere una piccola azione ma attuarla tutti i giorni.
Non si vedono subito i risultati quindi si deve avere pazienza.
L’abitudine si manifesta secondo il seguente processo:
· Input : che arriva direttamente al cervello inconscio e porta a fare l’azione;
· Desiderio : di quella azione abituale;
· Risposta : faccio quella azione abituale;
· Ricompensa : mi sento appagato con quella azione.
Come posso intervenire su tale processo per modificare l’abitudine?
1 Sostituisco l’abitudine da cambiare con una nuova:
· Evidenza : metto in evidenza l’ input, cioè divento consapevole e metto da parte l’automatismo dell’azione, sostituisco consapevolmente l’input che attiverà il processo per attivare un’abitudine funzionale.
· Attrazione : l’abitudine deve risultare attraente, possiamo unirci ad un gruppo che abbia la nostra stessa intenzione.
· Semplicità : deve essere un’azione semplice, eliminare gli ostacoli.
Ogni nuova azione deve durare il tempo giusto per mantenere l’allenamento più costante possibile nel tempo: se la nuova azione ci risulta impegnativa e non abbiamo alternative possibili, allora dovrà durare poco , se troviamo un’azione che amiamo fare riusciremo a mantenerla più a lungo.
·
Soddisfazione : stabiliamo una ricompensa , almeno fino a quando l’azione non
risulterà facile, cioè fino a quando avremo creato quei nuovi canali neuronali che renderanno l'azione automatica.
2 Per eliminare le cattive abitudini si può fare l’inversione
delle leggi
· Rendere invisibile l’input che attiva l’abitudine : posso allontanare, nascondere, eliminare l’oggetto che attiva l’input ; posso cambiare la traiettoria che mi porta all’input, strada, percorso, supermercato, frequentazioni; tutto questo e/o altro.
· Rendere l’abitudine sgradevole: evidenziare tutti gli aspetti sgradevoli di quell’azione, sensazioni, visioni, condivisioni.
· Rendere l’azione difficile : creare ostacoli.
· Rendere l’azione insoddisfacente : creare una sorta di penitenza quando si ricade nell’abitudine disfunzionale.
Ma come iniziare?
Possiamo fare una lista delle nostre abitudini funzionali e disfunzionali
Possiamo unirci ad un gruppo che abbia le nostre stesse intenzioni
Possimo chiederci: "mi piace veramente mantenere questa abitudine?"- "Qual è la prima azione che posso fare per cambiarla?"
Micaela Iaia, Health Management and Life Coach
Riferimenti bibliografici: Atomic habits di James Clear
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