Pianificazione e Coaching

Pianificare significa esplicitare in anticipo quello che un sistema organizzativo deve fare in un certo tempo, affinché tutte le azioni svolte nel periodo prefissato siano dirette a determinati obiettivi.

Quando un processo della pianificazione è formalizzato, come si ritiene che debba essere nelle aziende,si esprime in un piano scritto.

·     Pianificare aiuta ad orientare quello si fa verso i risultati che si intende ottenere non verso le azioni in sé.

·     L’ottica della pianificazione induce il dirigente ed i collaboratori a guardare al di là dei bisogni immediati, evitando che si limitino a gestire le emergenze e le necessità quotidiane.

·     Impegnarsi nella pianificazione costringe a pensare in maniera analitica, basata sui dati, e a vagliare attentamente le alternative disponibili, cosa che migliora presumibilmente la qualità delle decisioni

·     Le persone e le organizzazioni che si sforzano di prevedere i fenomeni si comportano in modo proattivo così da prevedere gli eventi e da agire per controllarli.

·     La pianificazione aiuta a valutare la qualità delle prestazioni dei singoli e dell’intero servizio

 

“ la pianificazione è la funzione più importante del management, dalla quale dipendono tutte le altre. Il pensiero critico ed il problem solving ne sono i punti centrali. Il manager deve prevedere che cosa sarà necessario per il futuro, porre degli obiettivi per raggiungere i risultati desiderati e sviluppare strategie per poterli ottenere …” ( Marriner- Tomey 1995)

Altri autori individuano livelli diversi di pianificazione in relazione ai diversi livelli manageriali. Per esempio Anthoni e Young (1992) nel loro testo Controllo di gestione per il settore no profit parlano di pianificazione strategica indicandola come : il processo attraverso il quale si definiscono le finalità dell’organizzazione e le principali linee strategiche.


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Per pianificare è utile utilizzare tecniche di previsione come :

·     Il diagramma di Gant: si tratta di un diagramma piuttosto semplice , nel quale tutte le attività che compongono un determinato processo vengono elencati in modo che se ne possa conoscere la durata prevista e la sequenza di svolgimento, la caratteristica, che è anche la difficoltà di utilizzo di questa tecnica, sta nello scomporre ogni processo in una serie di attività semplici, delle quali sia possibile stabilire a priori la durata.

·     Il diagramma PERT : ( Program Evauation, and Review Technique) è un’evoluzione del diagramma di Gant , ha lo scopo di monitorare una serie di attività ma è più complesso, nel diagramma infatti viene anche individuato un percorso critico  che rappresenta l’insieme delle attività ritenute essenziali per l’intero processo, se una sola di esse non viene svolta, il processo non può avere luogo .

·     L’ analisi SWOT : risulta utile per esprimere valutazioni di tipo qualitativo, e una volta deciso l’obiettivo strategico ,l’analisi swot consente di individuare i punti di forza ,i punti di debolezza, le opportunità, le minacce ; dalle iniziali inglesi di queste parole nasce infatti il nome del metodo.

·     La tecnica di Delfi : tecnica curiosa dato che veniva utilizzata in contesti molto diversi da quello sanitario, inoltre, il termine deriva da quello dell’oracolo di Delfi. Nasce nell’ambiente militare statunitense alla fine della seconda guerra mondiale. L’intento è quello di ottenere previsioni da un insieme di esperti indipendenti che lavorano l’uno all’insaputa dell’altro. Agli esperti vengono sottoposte delle domande in due o più turni , alla fine di ogni turno si chiede ai partecipanti di rivedere le risposte in base al report ottenuto dal turno precedente. Durante il processo, il numero delle domande diminuisce e il gruppo degli specialisti tende a convergere verso una risposta unica, ritenuta la più corretta.


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Il metodo del Coaching Sanitario promuove la capacità dell’essere proattivi ed è una metodologia di sviluppo delle risorse Umane, esattamente come la pianificazione. La differenza sta nel soggetto cui si rivolge l’attenzione, il Coaching lavora prima con il professionista sviluppando in esso capacità durature nel tempo ed una visione lungimirante , e, solo dopo, sul processo di pianificazione ottimizzandone il risultato finale.

Le tecniche che abbiamo visto prevedono che ci sia un obiettivo già chiaro e stabilito oppure una domanda a cui rispondere o delle azioni da compiere o da scomporre in attività più semplici. Il metodo del Coaching Sanitario attraverso i suoi strumenti aiuta i professionisti della sanità ed i manager a trovare le soluzioni migliori, ad individuare di conseguenza gli obiettivi più idonei e a programmare in modo prioritario le azioni più efficaci al fine dell’ottimizzazione del risultato finale.

 Perché non provare?

Micaela Iaia fouder
Sanitariamente Coaching Sanitario®


Riferimenti bibliografici : "La dirigenza infermieristica", C.Calamandrei - C. Orlandi


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