Professione e Amore: una chiave di lettura.

“Mettevo sempre tanto amore nelle cose che facevo. Troppo. Oggettivamente troppo.”

Quando parliamo di lavoro, l’amore va sempre dosato…si, nello stesso modo in cui dosiamo gli ingredienti per fare un’ottima torta. Tanta competenza, la giusta attenzione, un po’ di puntualità, professionalità  quanto basta e un pizzico d’ amore. Se invertissimo la quantità di farina con quella del lievito…come uscirebbe dal forno la nostra torta?

L’amore è un ingrediente davvero troppo potente.

Ogni ruolo che ricopriamo nella vita richiede ingredienti e dosi diverse, vi immaginereste mai di rivelare la sensualità che utilizzate nel vostro ruolo di moglie, marito o amante ad un vostro collega di lavoro? Non credo.

Quando vestiamo il ruolo di professionista, è utile capire in quale contesto ci troviamo, ed in base a questo, dosare la manifestazione delle nostre emozioni; in pratica saper gestire in modo adeguato le nostre emozioni.

I sistemi organizzativi, anche quelli che si occupano di sanità, non sono studiati per ricevere o rispondere a tanto amore. Per potersi sostenere, hanno bisogno che i loro collaboratori utilizzino le competenze giuste al momento giusto.

L’amore è un sentimento. Tra i sentimenti l’amore è tra quelli che riusciamo meno a dominare. A volte il manifestarsi delle emozioni si palesa nelle nostre reazioni inconsce…quelle che  partono dall’amigdala. In parole semplici, a volte la nostra parte emotiva prende il sopravvento sulla ragione, e, quando questo succede nell’ambiente di lavoro, può creare davvero tanti problemi al professionista. Principalmente parliamo della sindrome di burnout nelle diverse manifestazioni e conseguenze.

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“ Ma cosa mi è successo? Come ho fatto a ritrovarmi in questa situazione così dolorosa?!”

Come in tutte le occasioni in cui le emozioni si mischiano e non vengono riconosciute, le persone ne rimangono “schiacciate”. Le loro emozioni prendono il sopravvento sulla  parte razionale.

Ecco dove risiede la responsabilità di ognuno di noi, quando ci troviamo in situazioni di questo tipo, spesso diamo la colpa agli altri senza capire dove noi avremmo potuto reagire diversamente.

Anche nel lavoro, l’amore,  nella manifestazione della passione per qualcosa che ci sta a cuore, come può essere portare a termine un progetto, oppure credere nella propria scelta professionale, è un ingrediente davvero fondamentale, anche se, deve essere dosato in base al dolce che scegliamo di fare…in base al contesto e al partner con cui scegliamo di collaborare: abbiamo gli stessi obiettivi e valori in relazione a questo progetto? Siamo  nel posto giusto per mettere in pratica quell’idea? Può capitare anche di chiedere il supporto per quell’idea alle persone sbagliate, quindi non avremo mai l’indicazione che ci aspetteremmo o la risposta adeguata alla nostra domanda!

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Quando si parla di contesto sanitario questo aspetto è assai più complesso. Gli infermieri, i medici, gli operatori sanitari, le ostetriche e tutte le figure sanitarie, almeno nella maggior parte dei casi, hanno sicuramente l’amore come valore tra i primi della lista, non potrebbe essere altrimenti! Quando l’amore per il prossimo, sia che esso si manifesti nei confronti di una persona o di un’ Azienda, fa parte del nostro normale modo di agire quindi dei nostri programmi mentali, la risorsa viene messa in atto in modo automatico, inconscio…diventa appunto un ingrediente aggiunto al nostro modo di agire.

E…come succede nelle più struggenti storie d’amore, quando il sentimento non viene condiviso come invece ci aspetteremmo, le emozioni che ne conseguono sono la tristezza, l’orgoglio ferito, la rabbia e l’apatia, sia che si tratti di una storia d’amore finita male o di una delusione professionale… perché è così che capita, la parte inconscia non distingue le cause che hanno portato a quel sentimento. 

Come si può prevenire questo potenziale  vortice di avvenimenti e sentimenti incontrollati?

·     Cerca sempre di capire in quale contesto ti trovi, puoi chiederti ad esempio “ L' azienda per cui lavoro vuole davvero questo da me o mi chiede altro?” – o ancora – “ E’ richiesta questa mia azione o questo tipo di interessamento in questo punto del processo? Sono al posto giusto nel momento giusto?”.

·     Allenati a trovare il tuo centro, ad essere consapevole del tuo sé, ti aiuterà a conoscere le tue emozioni.

·     Allenati a conoscere, riconoscere e gestire le tue emozioni.

 

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Micaela Iaia

Personal & Corporate coach

founder di Sanitariamente Coaching Sanitario

 

 

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